Intervista al presidente dell’associazione Abeo, Vanni Corghi

Abeo: un’associazione, tanti progetti. Quali sono i principali?
Abeo ha tanti cuori che pulsano per aiutare i bambini malati e le loro famiglie in molti modi diversi. Un impegno costante, una vera missione in cui crediamo ogni giorno.
I progetti principali sono tre. Con Abeo Pediatrie entriamo da anni nei reparti di pediatria degli ospedali di Mantova, Asola e Pieve di Coriano e negli ambulatori di neuropsichiatria infantile per abbracciare e prendere per mano i piccoli pazienti
Abeo Sostegno in collaborazione con ASST, Comuni e associazioni del territorio si prende cura delle famiglie che hanno all’interno un minore con patologia rara, grave e/o complessa, offrendo un sostegno a 360 ° fatto di vicinanza, contatto fisico ed emotivo. Abeo Donazione si occupa di informare e sensibilizzare la cittadinanza sull’importanza e sul valore della donazione di cellule staminali emopoietiche raccolte dal midollo osseo, dal sangue periferico e dal sangue del cordone ombelicale.

Durante l’emergenza Covid è stato necessario interrompere le attività?
Sì, anche noi abbiamo purtroppo dovuto interrompere la maggior parte delle attività. Una scelta obbligata ma dolorosa, che vogliamo lasciarci alle spalle per guardare avanti e ripartire, con il pensiero sempre rivolto ai nostri bimbi.
Nei modi consentiti, anche durante la quarantena, abbiamo comunque continuato a lavorare per le famiglie, ricordando loro di non essere sole in questo periodo ancor più difficile. Non solo: ci siamo subito messi al fianco dell’Asst di Mantova nel progetto per la raccolta del plasma dai pazienti Covid guariti.
L’anima di Abeo è questa: aiutare ogni volta che si può e metterci a disposizione della comunità.

Ad oggi c’è stata una vera ripartenza?
Non si può parlare di vera ripartenza, stiamo rincominciando passo dopo passo e per farlo abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti.
Tra le attività che stanno proseguendo a pieno regime c’è il progetto “Plasma da donatori guariti dalla malattia da nuovo Coronavirus come terapia per i pazienti critici affetti da Covid-19” che vede capofila il policlinico San Matteo di Pavia. Si tratta della raccolta del plasma attraverso le donazioni da pazienti guariti, ed Abeo è al fianco dell’Asst di Mantova. La biologa di Abeo sta lavorando a questo progetto fin dall’inizio.
Proseguono il sostegno a distanza delle famiglie, il cantiere di Abeo Hub, le attività di comunicazione per soci, volontari, sostenitori.

Perché è necessario l’aiuto di tutti?
Ci sono decine di famiglie con bimbi malati che contano sulla nostra associazione e noi faremo ogni sforzo per restare al loro fianco in modo concreto. Da soli però non possiamo riuscirci.
Durante questo periodo abbiamo dovuto sospendere le attività di raccolta fondi, tra cui quella di Pasqua, che è una delle più importanti dell’anno. Stiamo affrontando un grosso problema economico, perché abbiamo perso una consistente parte di entrate. Ogni aiuto sarà fondamentale per ripartire davvero e continuare a garantire tutti i progetti.

Cosa può fare chi vuole aiutare Abeo?
Per chi vuole aiutarci ci sono diversi modi. È possibile donare il 5×1000, un gesto semplice e gratuito ma che per noi vale tanto (C.F. 93023600203), oppure fare una donazione libera all’associazione (IBAN: IT 72 F0103011509000010517591). Anche diventare volontario e dedicare qualche ora del proprio tempo è un’altra possibilità. Stiamo aspettando l’autorizzazione per riprendere l’attività dentro le pediatrie, dove c’è sempre bisogno di nuovi volontari.

Quali sono i prossimi traguardi?
Pochi passi ed Abeo Hub si trasformerà da sogno a realtà, ma abbiamo bisogno di volontari. Il nuovo padiglione di accoglienza per l’unità operativa di neuropsichiatria infantile di Mantova Uonpia sarà pronto entro luglio. Tra le funzioni del nuovo padiglione di accoglienza per bambini e famiglie dell’unità operativa di neuropsichiatria infantile di Mantova ci sarà anche quella di poter garantire il distanziamento tra gli utenti durante l’attesa ai servizi ambulatoriali senza la formazione di assembramenti.
La speranza è di terminare la realizzazione di arredi e finiture entro giugno e programmare l’inaugurazione per il mese di luglio.
Ci troveremo ad aprire questo spazio senza volontari, abbiamo dovuto annullare e rimandare il corso di formazione 2020, quindi facciamo un appello per chiunque possa e voglia entrare a far parte della squadra di Abeo.
I volontari sono risorse preziose senza cui Abeo non potrebbe esistere ed oggi più che mai la nostra forza.